Epifania 2019 a Napoli

Eventi e Cose da fare a Napoli per il Weekend dell’Epifania 2019

Primo weekend del 2019, il fine settimana con l’Epifania, sarà caratterizzato da tanti eventi interessanti, spettacoli, mostre, musica, teatro, sagre e manifestazioni a Napoli.

Serata Jazz a Palazzo Venezia con Aperitivo e Visita guidata

Sabato 5 gennaio si terrà il primo concerto del 2019 per la Quartieri Jazz band nello splendido scenario di Palazzo Venezia, nel cuore di Napoli. La band napoletana insieme al loro ultimo album, Le 4 giornate di Napoli, suonerà anche alcuni omaggi al loro ispiratore e maestro Pino Daniele. Serata Jazz a Palazzo Venezia con Aperitivo

Domenica Musei Gratis

Domenica 6 gennaio 2019 ci saranno aperture gratuite di tutti i monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali statali di tutta Italia. Musei gratis  domenica

Sanità Tà-Tà. Concerti gratis e tanto altro

Sabato 5 Gennaio 2019 si terrà nel Rione Sanità il grande evento Sanità Tà Tà – Parole e Musica nel Rione con tantissimi artisti per la più grande festa musicale cittadina al Rione Sanità. Verranno installati tre palchi in piazza Sanità, via Vergini e al Palazzo Sanfelice dove si esibiranno tanti artisti che offriranno alla città la loro musica e accompagneranno il pubblico in un tour tra le bellezze del rione e le botteghe dei commercianti. Sanità Tà-Tà

 Al Teatro San Carlo a Napoli Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky

Fino al 5 gennaio 2019 ritorna in scena al Teatro di San Carlo a Napoli Lo Schiaccianoci di Piotr I. Tchaikovsky. La coreografia firmata da Giuseppe Picone per il San Carlo trasporta l’intero teatro in una dimensione magica e fiabesca, un’atmosfera da sogno con un balletto straordinario. Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky

Festa della Befana a Città della Scienza con ingresso gratis per i bambini

A Città della Scienza a Napoli Domenica 6 Gennaio 2019, dalle ore 10 alle ore 14, si terrà la Festa della Befana cui potranno partecipare gratuitamente tutti i bambini fino ai 12 anni di età. La festa si terrà in tutte le aree espositive del Science Centre e la Galleria Spazio Eventi di Città della Scienza con vari e diversificati eventi. Festa della Befana a Città della Scienza

Il Senso del Dolore di Maurizio de Giovanni al Teatro San Ferdinando

ll Senso del Dolore di Maurizio de Giovanni sarà in scena fino al 6 gennaio 2019 al Teatro San Ferdinando di Napoli, il teatro che fu del grande Eduardo De Filippo. Il lavoro è il primo romanzo della famosa serie noir di Maurizio De Giovanni con protagonista il Commissario Ricciardi ed è ambientato nella Napoli degli anni ’30. Il Senso del Dolore al Teatro San Ferdinando

Festa della Befana a Scampia

Domenica 6 Gennaio 2019 si terrà la Festa Sociale della Befana fuori al Centro Sociale del Monterosa, al Gridas, in via Monterosa, 90/B a Scampia.  La Festa della Befana è organizzata da gruppo di giovani di Scampia e Secondigliano che da circa un anno si sta impegnando per il miglioramento del quartiere, Festa della Befana a Scampia  

 

I Momix tornano a Napoli al Teatro Bellini con Viva Momix Forever

Al Teatro Bellini di Napoli fino al 6 gennaio 2019 tornano i Momix con uno spettacolo veramente speciale “Viva Momix Forever”, scritto per celebrare i 35 anni della compagnia. Al Bellini con Viva Momix Forever

Luche in concerto al Teatro Palapartenope di Napoli

Sabato 5 gennaio 2019 al Teatro Palapartenope di Napoli ci sarà un concerto dal vivo del rapper napoletano Luche che porterà anche in città il suo “Potere Live Tour”. Luche in concerto al Teatro Palapartenope 

 

Il Madre con ingressi anche a 2 euro o gratis

Periodo speciale al Madre il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, perché tra il 24.12.2018 e il 06.01.2019 ci saranno delle giornate ad ingresso speciale a soli due euro. Il Museo Madre resterà aperto gratis in via eccezionale anche domenica 6 gennaioNatale 2018 al Madre

Mostra di Arte Presepiale a San Severo al Pendino

La XXXIII Mostra di Arte Presepiale si terrà fino al 6 gennaio 2019 nel Complesso Monumentale di San Severo al Pendino in Via Duomo, 286 a Napoli, a pochi passi da San Gregorio Armeno. I presepi più belli dei Maestri dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, nata nel 1953, potranno essere ammirati pagando solo 1 euro d’ingresso, e i bambini minori di 12 anni entrano gratis. Mostra di Arte Presepiale a San Severo al Pendino

Natale 2018 a San Gregorio Armeno a Napoli

San Gregorio Armeno, la via dei pastori di Napoli, apre le porte a napoletani e turisti per la  tradizionale fiera di Natale. 

Nel centro storico di Napoli inizia la 147esima edizione della Fiera di Natale di San Gregorio Armeno.

Nel cuore antico della città, lungo la strada dei pastori, le tradizionali bancarelle natalizie piene di pastori e di addobbi per il presepe ci saranno fino all’Epifania.

Quest’anno per colorare ancora di più l’atmosfera natalizia made in Napoli ci sarà ’o Pazzariello che girerà tra i vicoli di San Gregorio Armeno, intrattenendo tra pastori e presepi i tantissimi napoletani e turisti che affolleranno il centro storico.

Altra novità è un presalbero, cioè il tradizionale presepe partenopeo sviluppato all’interno dell’albero di Natale. Il presalbero è un’opera del maestro Aldo Vucai che racchiude in se i due grandi simboli natalizi napoletani in un’unica creazione.

Natale 2018: Attesi 800.000 visitatori

Folla immensa a San Gregorio Armeno a un mese esatto dal Natale – Blog
Tra un mese circa sarà Natale. Napoletani e turisti hanno già cominciato a prendere d’assalto la stradina dei pastori, a San Gregorio Armeno.

Un assalto pacifico, ci mancherebbe. Un fiume di gente, migliaia di persone che entrano e escono dalle botteghe dei maestri pastorai a caccia della novità, della statuina del momento, del ricordo da portare al parente lontano o dell’emozione da tenere nel cuore per tutta la vita.“

“A San Gregorio Armeno è già Natale. Anzi, a San Gregorio Armeno e zone limitrofe, è sempre Natale.”

Alla riscoperta di Napoli

Napoli, città più bella d’Italia secondo il Telegraph…

NAPOLI – Napoli è una città ricca di storia, tradizione e passione.

Passeggiando sul lungomare è possibile osservare la grande bellezza che si estende dal mare al Vesuvio, mentre nelle vie del centro si possono degustare tutte le bontà della tradizione napoletana, dalla sfogliatella alla pizza.

 È difficile restare impassibili visitando il Museo Archeologico, gli scavi di Pompei e il San Carlo, il teatro dell’Opera più antico d’Europa.

 …La gemma più bella e sottovalutata d’Italia

Stanley Stewart, giornalista del quotidiano brittanico  “The Telegraph“, rilancia la città di Napoli definendola come la gemma più bella e sottovalutata d’Italia:

C’è molto da vedere nel Museo Archeologico di Napoli, ci sono le sculture classiche della collezione Farnese. Ci sono i mosaici romani di Pompei, belli come dipinti, che offrono una panoramica così elegante nel mondo antico.

A Roma, Firenze o Venezia ci sarebbero code e biglietti e folle curiose sconvenienti pronte ad ignorare gli avvertimenti “No Foto”. Amo i toni vocali dei napoletani. Amo i bar trasandati dove il caffè viene servito “zuccherato”; le pasticcerie con le sfogliatelle piene di panna; le friggitorie e le pizzerie con i forni a legna. Vibrante, caotica e gloriosamente fatiscente, un luogo dove la vita, il romanticismo e la morte sono intrecciate con passione. In questa atmosfera inebriante mi sono innamorato di una città magica“.

 “It is time for visitors to reclaim it”

Halloween alla Napoletana al Castel Dell’ Ovo

Halloween a Napoli…

Le streghe del Castello: Halloween alla napoletana al Castel dell’ Ovo 

 

Le streghe del Castello: Halloween alla napoletana al Castel dell’Ovo Eventi a Napoli

Nel magnifico scenario di Castel dell’ Ovo, le streghe di Mani e Vulcani accoglieranno i bambini, accompagnati dai genitori, in un viaggio alla scoperta della storia della festa di Halloween alla napoletana.

Grazie al libro dei sortilegi i piccoli partecipanti potranno scoprire i misteriosi enigmi di Partenope nei giorni più paurosi dell’anno.

DATE E DETTAGLI DEL TOUR

sabato 27 ottobre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00 – 15.00

domenica 28 0ttobre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00

giovedi 1 novembre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00

venerdi 2 novembre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00 – 15.00

sabato 3 novembre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00 – 15.00

domenica 4 novembre 2018 ore 10.00 – 11.00 – 12.00

 

Peperoncino Fest 2018

Napoli Peperoncino Fest 2018 al centro di Napoli

Cibo e scaramanzia nel centro di Napoli per la prima Edizione del Napoli Peperoncino Fest!

Si terrà dal 15 al 21 ottobre 2018 a piazza Carità, nel centro di Napoli, la prima Edizione del Napoli Peperoncino Fest.

Una grande festa che si svolgerà per la prima volta in città e che esalterà il particolare e piccantissimo frutto rosso, il Re Peperoncino, vero simbolo della cucina mediterranea.

A Napoli poi l’immagine del peperoncino è di “casa” in quanto è molto spesso associato all’ amuleto napoletano del “cornicello rosso” contro il malocchio.

Napoli Peperoncino Fest è una vera e propria rassegna di Food e Scaramanzia, che coinvolge anche l’Accademia Italiana del Peperoncino e l’Associazione Archeoclub Italia.

Per 7 giorni dalle ore 9.30 fino alle 22.00 degustazioni e vendita di prodotti tipici ma anche eventi e tanto altro.

Ci sarà la Mostra ”Peperoncini dal Mondo” con varie varietà di capsicum,  laboratori per i più piccini, attrazioni e anche gesti scaramantici e poi dalle ore 17,00 entra ci sarà il Tony Faiello Street Show.

Ricapitolando…

Informazioni su Napoli Peperoncino Fest 2018:

Quando:   dal 15 al 21 ottobre 2018
Orari:        dalle 9.30 alle 22
Dove:        piazza Carità (Napoli)

Prezzo:     ingresso gratuito (si pagano eventuali consumazioni)

A’ Muzzarell

La mozzarella di bufala campana è un prodotto caseario dell’Italia Meridionale, prodotto tradizionalmente in Campania, soprattutto nelle province di Caserta e Salerno.

La Preparazione…

Questo latticino è prodotto solo con latte fresco e intero di bufala di razza mediterranea italiana. Gli animali devono essere iscritti all’anagrafe e sono allevati secondo gli usi locali a stabulazione semilibera, al pascolo aperto. Il latte con un contenuto di grassi minimo, stabilito dal disciplinare, deve essere consegnato al caseificio per la successiva trasformazione entro 60 ore dalla mungitura. La coagulazione è ottenuta aggiungendo al latte riscaldato a 33-36 °C fermenti naturali derivanti da precedenti lavorazioni di latte di bufala (il cosiddetto “siero innesto”). La cagliata, rotta fino a ottenere grani della dimensione di una noce, è fatta maturare in siero per circa 5 ore e successivamente ridotta in strisce filate in acqua a 95 °C e “mozzate” per ottenere la pezzatura desiderata.

I pezzi ricavati sono tenuti in acqua potabile fredda e salati in salamoia per tempi variabili: una volta confezionati vengono conservati nel liquido di governo. Il latticinio è immesso al consumo in varie forme: tonda, bocconcini, trecce, perline, ciliegine, nodini, ovoline, con pesi da 20 a 800 g. Il colore della crosta, liscia e spessa un millimetro, è bianco porcellana, la pasta a sfoglie sottili è elastica, entro le prime 10 ore dal confezionamento, poi più fondente, priva di occhiature: al taglio si libera una lieve sierosità bianca e grassa con profumo di fermenti lattici. Il sapore è caratteristico e delicato. Il prodotto può anche essere affumicato con procedimenti naturali e tradizionali.

L’affumicatura artigianale si realizza esponendo il formaggio, tenuto in un recipiente cilindrico la cui sommità è chiusa da uno spesso telo bagnato, al fumo di paglia di grano: il fumo attraversa il cilindro e scurisce la crosta della mozzarella che da bianco porcellana vira ad un giallo scuro, mentre la pasta assume un sapore molto caratteristico e gradevole di affumicato. Immessa al consumo la mozzarella reca il contrassegno previsto dal disciplinare seguito dalla menzione DOP.

Cenni Storici…

Il bufalo della mozzarellabufalo mediterraneo italiano, è un bovino, probabilmente autoctono, come comproverebbe la presenza di un DNA diverso da qualsiasi altro genere bufalo [7]. Ciò contrasta con la tradizione di chi lo vorrebbe originario dell’Asia, di corporatura più massiccia, di colore scuro e con pelo corto, abituato a vivere in zone paludose, nei cui fanghi suole rotolarsi per la salute della propria pelle e per difendersi dall’eccessiva irradiazione solare.

Le ipotesi sulla nascita della mozzarella sono diverse, ma si collocano tutte nel Medioevo.

Il primo documento ufficiale che parla della mozzarella aversana è recente e risale agli inizi del XV secolo. Dagli anni novanta il riconoscimento della “DOP” (Denominazione di origine protetta) assicura i consumatori e specifica l’area geografica in cui essa viene prodotta.

 

Penso sempre di più che la mozzarella sia qualcosa di unico. Non è un contorno, non è un primo, non è un secondo. E’ un piatto assoluto. Ad esempio se la mettiamo al centro con intorno il pomodoro, l’insalata, il basilico (bianco, rosso e verde) è la bandiera italiana e si merita il posto di piatto principale.
(Claudio Bisio)

Ah. E le uova come ce le facciamo, così, senza niente? Una mozzarella! Feli’, le uova vanno fatte con la mozzarella. Tu chiedi mezzo chilo di mozzarella d’Aversa, freschissima; assicurati che sia buona. Tu prendi la mozzarella tra due dita, così, premi la mozzarella, e se cola il latte, la prendi, se no, desisti.  (Totò in Miseria e Nobiltà)

 

International World Beer Festival Napoli

International World Beer Festival Napoli, 27-30 settembre 2018 Eventi a Napoli

Da giovedì 27 a domenica 30 settembre in Piazza Dante a Napoli ci sarà l’International World Beer Festival.

200 tipi di birra artigianale da tutto il mondo e street food internazionale.

Gli orari di apertura, per tutta la durata dell’evento, andranno dalle 19 alle 23,30.

  • DOVE
    Piazza Dante
  • QUANDO
    Dal 27/09/2018 al 30/09/2018
     Dalle 19 alle 23,30
  • PREZZO GRATIS

San Gennaro: Napoli festeggia il suo Patrono

Chi era San Gennaro, Patrono di Napoli

Gennaro, nato a Napoli nella seconda metà del III secolo, poi eletto vescovo di Benevento, è stato decapitato per ordine di Diocleziano il 19 settembre del 305 d.C.

Durante l’esecuzione una nobildonna di nome Eusebia riuscì a raccogliere in due ampolle il suo sangue, custodendolo con molta venerazione.

Dopo l’editto di Costantino un vescovo di Napoli fece traslare solennemente le ossa di San Gennaro da Pozzuoli alle catacombe della sua città. Durante il tragitto Eusebia regalò al vescovo anche le due ampolle con il sangue del martire.

Il prodigio dello scioglimento del Sangue di San Gennaro

Il fenomeno, che ormai da secoli si ripete, è la liquefazione del  sangue del patrono, evento accompagnato da innumerevoli leggende.

Museo del Tesoro di San Gennaro

In occasione della festività, il Museo del Tesoro di San Gennaro propone un biglietto di ingresso al prezzo ridotto di 5 euro, invece del prezzo pieno a 10 euro, e visite guidate comprese nel costo. Un’occasione da non perdere per visitare il tesoro tra statue, gioielli, tessuti pregiati e la famosa Mitra.

Inoltre, il biglietto avrà il prezzo ridotto per tutto il periodo dell’ottavario (cioè la settimana successiva al miracolo)

Dove: Via Duomo, 149

Orario: dalle 9.00 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00)

Contatti: Sito Ufficiale

Celebrazioni nel Duomo

18 settembre

  • Ore alle 16.30: si parte dai pressi della Chiesa delle Sacramentine in Via Duomo con Riti Solenni per poi procedere in Piazza Filangieri per l’omaggio ai Caduti e nella Chiesa di San Giorgio Maggiore, in via Duomo angolo Forcella, per raggiungere la Cattedrale.
  • Alle ore 18.00 si svolgerà il Rito Vigiliare della Celebrazione dei Primi Vespri. Terminati i Vespri, dopo la venerazione delle reliquie del Santo Martire Gennaro nella Cripta, tre staffette di tedofori effettueranno l’accensione della lampada votiva sul sagrato del Duomo.

19 settembre- Solennità di San Gennaro

  • Ore 8.00: messa nel Duomo
  • Ore 9.45: apertura della cassaforte nella Cappella del Santo da parte del Cardinale Sepe.
  • Dalle ore 16.00 alle 18.30: venerazione delle ampolle da parte dei fedeli.
  • Ore: 18.30: Celebrazione Eucaristica presieduta da un Vescovo Ausiliare di Napoli.

 – Prezzo gratuito

A’ Minestra Maritat’

La Minestra Maritata  è un tipico piatto di origine campana, in genere preparata secondo la più stretta tradizione napoletana per pranzi festivi, quali quelli in occasione di Natale e Pasqua.

 

La dicitura maritata deriva dal fatto che gli ingredienti di carne e verdura si “maritano”, partecipando insieme alla minestra. La ricetta nel corso degli anni è stata notevolmente rimaneggiata, eliminando o modificandone gli ingredienti, che sono sempre più rari da reperire in commercio.

Durante le festività tradizionali, tuttavia, nei mercatini rionali di Napoli ancora si possono acquistare le verdure tipiche per preparare la minestra maritata, che sono cicoria, piccole scarole (scarulelle), verza, e borragine, che gli conferisce una nota amarognola.

In qualche variante si usa anche la catalogna (in napoletano: puntarelle). La carne di uso tipico è quella di maiale di minor pregio, con tracchie, salsicce (tipica era la cosiddetta nnoglia, o salame pezzente), e altri tagli.

Nella tradizione più antica, invece del pane tostato si usano gli scagliuozzi, tipiche frittelle di farina di mais fritte dalla forma arrotondata, adagiate sul fondo del piatto.

A’ Preparazion’ :

  • 1 cuore di lattuga
  • 300 g di broccoletti
  • 1 verza piccola
  • 1 cespo di cicoria
  • 30 g di pancetta
  • 70 g di cotenna di maiale
  • 180 g di costicine di maiale
  • 70 g di salsiccia
  • 1 mazzetto aromatico
  • 1 cubetto I Dadi Star – Vegetale
  • 1 spicchio d’aglio/ 1 o 2 peperoncini sminuzzati
  • 80 g di formaggio Caciocavallo ed 1 cipolla di 20 grammi

#Masaniello

“Masaniello in scena al Maschio Angioino”

 

Al Maschio Angioino il 25 e 26 agosto va in scena #Masaniello

 

 Lo spettacolo è un atto unico scritto da Vincenzo Mazzarella: la trama prende come pre-testo le vicende seicentesche che videro protagonista il noto Tommaso Aniello d’Amalfi, e racconta il contrasto tra Masaniello, l’uomo medio con la sua semplicità, le sue minime aspettative di vita, le sue angosce sul futuro e i suoi vizi, e il suo ideale antagonista: un Presidente che è bieco rappresentante di un potere distorto e famelico, che non si arresta davanti a niente e che riserva, anche ai meno sprovveduti, continuo stupore per la sua malvagità.

Un po’ opera di prosa e un po’ musical, un po’ ispirato a fatti ed accadimenti storici, un po’ calato in una realtà attuale e riconoscibile, lo spettacolo si presenta come un’esperienza completa, totale e totalizzante, in cui i
personaggi assumono valore simbolico, universale e atemporale.

COME ARRIVARE AL MASCHIO ANGIOINO

Con la metro fermata nuova metro piazza Municipio LINEA 1 da Piazza Garibaldi
Oppure la metro LINEA 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi
Con il bus R2 fermata piazza Municipio da Piazza Garibaldi
Con il tram 1 fermata piazza Municipio da Piazza Garibaldi
Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi“

 

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